n. 830 Le vite parallele

Se le pietre, la terra o i movimenti dei pianeti non si preoccupano del destino dell’uomo, l’incisore vuole concentrarsi su questo tema che gli è caro. Ne Le vite parallele, nessuna espressione della ricchezza, gli uomini, come fiamme viventi, appaiono in una povertà sconcertante. Potremmo pensare a uno stato di indigenza o di estrema privazione ma, nella loro nudità primordiale, a uno forma di evasione, un ritorno all’Essenziale. Questo desiderio di libertà e di felicità permette loro di affrontare le sfide del mondo. Osservateli, avanzano correndo o inciampando. Questo slancio verso l’Infinito è la chiave di questo mondo dello spirito dove risiedono i valori profondi, assoluti. Gli uomini procedono con un impegno incessantemente rinnovato grazie alla volontà di liberazione interiore ed esteriore. “Non c’è che il dono di sé che rende liberi” (Maurice Zundel). Nel rosso ocra della sanguigna, Le vite parallele ci introducono in una atmosfera sorprendente. Lontano da “ l’immagine tradizionale dell’uomo del passato, l’incisione si rivolge verso il nostro contemporaneo nudo che grida come un neonato nei panni sporchi di questa epoca” (Walter Benjamin, Esperienza e povertà).

Rame: 90 mm x 126 mm (base x altezza), settembre 2024

Maniera nera / puntasecca su carta Zerkall 270 gr, inchiostro Charbonnel sanguigna, dimensione del foglio: 160 mm x 250 mm. Stampato dall’autore su un torchio a stella Bendini.

Tiratura limitata a 20 esemplari numerati 1/20 – 20/20

150.00 €