« C’era là, come una scacchiera bianca e nera di luce ed ombra, con caselle nettamente ritagliate... ». Questa frase di Zola, tratta dal romanzo ”La Fortune des Rougon”, ci introduce nell’universo intrigante di questa incisione realizzata durante il confinamento. Simili a pedine degli scacchi, questi tronchi di pietra accolgono i « confinati ». La rottura dei legami sociali sembra irrimediabile, solo passerelle in pietra uniscono le colonne. Questo stato di isolamento contrasta con una natura lussureggiante – gli alberi ritrovano una libertà dominante – e un cielo dove splendono mille soli fiammeggianti.
Rame: 350 mm x 420 mm (base x altezza), 2020. Acquaforte su carta Hahnemühle, inchiostro nero/sepia Charbonnel, dimensione del foglio: 700 x 500 mm 4 prove di studio firmate e numerate e.e. I/IV- IV/IV + 35 esemplari numerati 1/35 – 35/35.